Un nuovo Osservatorio Astronomico all’Alpe Giumello
Osservare il cielo notturno è un’esperienza che da sempre affascina gli abitanti del Lario. Fino a pochi decenni fa, dalle finestre dei paesi in riva al lago era possibile osservare la Via Lattea tuffarsi tra le sue acque agitate. Oggi invece, un utilizzo improprio delle luci artificiali noto come inquinamento luminoso ha sostituito la bellezza del Cosmo con un uniforme bagliore insignificante, cancellando quello spettacolo che per milioni di anni ha accompagnato la vita degli uomini. La Pianura Padana è oggi una delle regioni più illuminate del mondo e la luce delle sue città si nota per centinaia di chilometri di distanza. Come conseguenza, il Lario è diventato una barriera tra chi ha perso la possibilità di osservare il cielo notturno e chi nutre ancora qualche speranza.
Proprio per questo motivo in passato vennero costruiti due osservatori astronomici: uno alla Colma di Sormano (Osservatorio Astronomico di Sormano) e uno sul Monte Calbiga (Osservatorio Monte Calbiga), rispettivamente a circa 1100 e 1600 metri sul livello del mare. Questi osservatori, gestiti da astrofili e astronomi professionisti, hanno svolto e svolgono un ruolo chiave nella divulgazione e nella ricerca scientifica. Recentemente, grazie al programma di cooperazione Interreg V-A Italia Svizzera, l’Osservatorio Astronomico di Sormano si è ampliato con una nuova struttura composta da due cupole (osservatorio e planetario) e servizi che verrà inaugurato nel 2024.
All’appello però manca il versante orientale del Lago di Como che non ha, ad oggi, una struttura simile sul suo territorio, sia pubblica che privata.
Fortunatamente ad ottobre di quest’anno, nell’ambito della progettualità “Re-start terre alte Valsassina Valvarrone”, finanziato con il “Bando Valli Prealpine” di Regione Lombardia, il comune di Casargo ha ricevuto un contributo di 562’294.23 € per la realizzazione di un Osservatorio Astronomico presso l’Alpe Giumello. Ovviamente Lario Celeste ha accolto con gioia e stupore la notizia tanto da fissare un incontro con il sindaco Antonio Pasquini in data 25 novembre per saperne di più sul progetto. In questo articolo andremo ad approfondire nel minimo dettaglio di cosa si tratta.
ALPE GIUMELLO
L’Alpe Giumello è una piccola località sciistica nel comune di Casargo, posta ai piedi del monte Muggio ad un’altezza di circa 1500 metri sul livello del mare. Da questa località è possibile osservare il Lago di Como, la Valsassina e la Valvarrone. Il clima è quello alpino con temperature notturne che variano tra i -5°C e i 10°C (fonte NOAA). L’Alpe può essere facilmente raggiunta in tutte le stagioni con una strada asfaltata di montagna partendo dalla frazione di Indovero e al termine della quale è presente un ampio parcheggio, ad oggi, illuminato con lampade al sodio durante le ore notturne. Per questo motivo, da sempre gli astrofili sono stati spinti ad osservare e fotografare il cielo dal limite orientale del parcheggio dove inizia la strada sterrata (riservata) che porta alla vicina e buia Alpe Chiaretto. Da quanto riportato dai giornali e confermato anche durante l’incontro con il sindaco di Casargo, sarà proprio l’Alpe Chiaretto la zona che ospiterà il futuro Osservatorio Astronomico.
Dalle misure di inquinamento luminoso effettuate all’Alpe Giumello da Lario Celeste in data 26 marzo 2022, in condizione di meteo particolarmente umido, abbiamo ottenuto un valore di SQM pari a 20.63, in accordo con le misure del “World Atlas of Light Pollution (2015)”. Queste misure posizionerebbero il futuro osservatorio al primo posto in termini di qualità del cielo tra quelli oggi presenti sulle sponde del Lario. Nei prossimi mesi realizzeremo delle misure altimetriche, di SQM e di seeing precise in zona Alpe Chiaretto oltre ad astrofotografie a grande campo che verranno poi messe a disposizione del pubblico sul nostro sito e consegnate al comune di Casargo.
IL PROGETTO DELL’OSSERVATORIO
Al momento in cui scriviamo, ancora poco si sa di preciso su come sarà l’Osservatorio Astronomico dell’Alpe Giumello in quanto la fase di progettuale è prevista per il 2024. Come riportato dai mezzi di stampa, l’osservatorio dotato di cupola, sarà a basso impatto ambientale con un’attenta scelta dei materiali utilizzati. Una scelta adottata ad esempio nella realizzazione del nuovo Osservatorio di Sormano.
Indipendentemente da come verrà costruito, dalla nostro colloquio con il sindaco Antonio Pasquini sono emerse alcune importanti osservazioni sulla sua destinazione d’uso. Innanzitutto l’Osservatorio dovrà essere un luogo adatto per la divulgazione scientifica, aperto al pubblico ed integrato alla vita in e di montagna, accogliendo i già numerosi turisti che salgono ogni anno all’Alpe Giumello per godere del bellissimo panorama. Astrovie come quella di Locarno o di Saint Barthélemy così come la possibilità di osservare il Sole al telescopio permetteranno di vivere l’Osservatorio e l’Astronomia non solo di notte ma anche durante il giorno. L’idea di massima è quella di non trasformare il futuro Osservatorio in una struttura chiusa, ristretta ad un numero limitato di appassionati di Astronomia abbandonati tra i monti. Il denaro, investito dalla collettività, dovrà tornare alla collettività attraverso il contributo scientifico e culturale che l’Osservatorio potrà dare a turisti e cittadini di Casargo e dintorni. Dal punto di vista tecnico-scientifico, data anche l’assenza di misure effettuate in loco, non è possibile ad oggi determinare quali saranno le opportunità che l’Osservatorio fornirà ad astronomi e visitatori. La valutazione del seeing permetterà di capire quale sarà il massimo ingrandimento utile degli strumenti installati e quindi capire se orientarsi verso l’Astronomia Planetaria (Luna, Sole e pianeti) oppure del Profondo Cielo (nebulose, ammassi stellari e galassie). Non è ancora chiaro se alla parte divulgativa si affiancherà anche una parte astrofotografica e di ricerca scientifica amatoriale. Infine, il sindaco Antonio Pasquini ha anche sottolineato l’importanza di creare una collaborazione con gli altri Osservatori Astronomici del Lario, partendo innanzitutto da quello di Sormano.
CECIL FRANK POWELL
Premio Nobel per la Fisica, Cecil Frank Powell aveva una casa in affitto a Sanico e amava salire all’Alpe Giumello per chiacchierare con le persone del posto e per godere del bellissimo panorama offerto dalla balconata di Capanna Vittoria. Proprio su quella terrazza, il celebre fisico scomparve il 9 agosto del 1969, per uno scompenso cardiaco. All’Alpe Giumello in suo ricordo c’è un cartello che parla della sua vita ed una targa posta sulla “sua” panchina. L’intenzione dell’amministrazione comunale, confermata anche durante l’incontro dal sindaco di Casargo, è quella di dedicare il futuro Osservatorio Astronomico proprio a Cecil Frank Powell. Ma quale è stato il contributo di Powell alla Fisica?
Nel 1912 il fisico austriaco Victor Franz Hess e l’italiano Domenico Pacini scoprirono indipendentemente l’esistenza di una radiazione proveniente dallo spazio, quelle che oggi identifichiamo come “raggi cosmici”. Inizialmente si pensò fosse radiazione gamma identica a quella emessa da alcuni materiali radioattivi ma ben presto si scoprì che era presente anche una componente formata da particelle cariche. Ma che tipo di particelle erano? Erano i già noti elettroni e protoni o tra di loro si celava qualche nuova particella esotica? Nel 1938, al fine di analizzare la natura dei raggi cosmici, il fisico inglese Cecil Frank Powell, insieme ai suoi collaboratori: l’italiano Giuseppe Occhialini e il brasiliano Cesare Lattes, progettò delle particolari lastre fotografiche i cui grani avrebbero permesso di tracciare le traiettorie delle particelle cariche che le avrebbero attraversate.
Fu così che, armati di lastre e grossi palloni meteorologici, il gruppo di fisici si recò in montagna al fine di raccogliere le tracce lasciate dai raggi cosmici. Con grande stupore, analizzando i dati, i tre trovarono nel 1947 una particella carica più pesante dell’elettrone ma più leggera del protone. Venne chiamata mesone π o pione. Grazie alla tecnica sviluppata da Powell vennero scoperte numerose altre particelle esotiche e per questo motivo Powell venne insignito del premio Nobel per la Fisica nel 1950.
Condividiamo appieno l’idea dell’amministrazione comunale di Casargo di dedicare il futuro Osservatorio a Cecil Frank Powell, non solo per il suo legame con il territorio dell’Alpe Giumello ma per il contributo che ha dato alla nascita della Fisica delle Particelle e quindi alla comprensione dell’intero Universo così come lo conosciamo oggi. Sarebbe bello riuscire ad inaugurare l’Osservatorio Astronomico nel 2025, in concomitanza del 75° anniversario della vincita del premio Nobel. Inoltre, sarebbe interessante realizzare uno o più rivelatori di raggi cosmici da montare perennemente in Osservatorio a fini didattici-divulgativi.
LARIO CELESTE E L’OSSERVATORIO DELL’ALPE GIUMELLO
Lario Celeste è un progetto nato per portare l’Astronomia sul versante orientale del Lago di Como. Questo vuol dire realizzare mostre e conferenza ma soprattutto far osservare il cielo attraverso il telescopio. Molto spesso tali osservazioni si riducono a Luna, Sole e pianeti a causa dell’inquinamento luminoso presente sulle sponde del lago. Ci è stato così chiesto di effettuare osservazioni di oggetti celesti del profondo cielo come ammassi stellari, nebulose o galassie e, nel nostro piccolo, abbiamo organizzato un paio di serate in montagna: una a Esino Lario in località Agueglio (annullata causa maltempo) ed una a Campodolcino in località Motta Bassa. Avere un Osservatorio Astronomico a pochi chilometri dalle sponde del lago aiuterebbe turisti e residenti ad accedere a quella parte di cielo ormai persa a causa dell’inquinamento luminoso. Pertanto, il futuro Osservatorio dell’Alpe Giumello potrebbe giocare un ruolo chiave nell’estendere l’offerta divulgativa che Lario Celeste oggi propone ai suoi utenti.
Grazie alle nostre competenze, potremo inoltre supportare con documenti tecnici-scientifici la progettazione dell’Osservatorio e contribuire sensibilizzando la popolazione di Casargo all’importante progetto. Dall’incontro con il sindaco Antonio Pasquini è infatti emersa la possibilità di organizzare eventi nel territorio di Casargo già a partire da gennaio 2024.
2 Comments
Massimo Gozzi
Buongiorno sono interessato a prendere contatti con voi per realizzare un articolo sulla rivista Luce in tema di inquinamento luminoso.
Grazie
Massimo Gozzi
Cell. 3498495741
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Buonasera Massimo Gozzi,
assolutamente disponibile e collaborare con voi per realizzare un articolo sul tema “inquinamento luminoso” per la rivista Luce. La contatterò nei prossimi giorni per determinare modalità ed argomenti.
Cordialmente,
Davide Trezzi